EMATOLOGIA, IN PUGLIA C’È UNA RETE ECCELLENTE: MOBILITÀ PASSIVA A ZERO E MEDICINA NARRATIVA DIGITALE
Se ne è parlato nei giorni scorsi a Trani durante un convegno a Palazzo San Giorgio
“Il fatto che l'ematologia in Puglia abbia raggiunto risultati così significativi, come la riduzione della mobilità passiva a zero e la creazione di una mobilità attiva, è un segno tangibile di come siamo riusciti a diventare un punto di riferimento a livello regionale”. A dirlo è il dottor Giuseppe Tarantini, Direttore del reparto di Ematologia dell’ospedale Dimiccoli di Barletta e responsabile scientifico del congresso “Attualità in ematologia”, che si è tenuto a Trani nei giorni scorsi. I pazienti dunque non sono più costretti a spostarsi fuori dalla regione per ricevere trattamenti specialistici, grazie alla qualità e all’innovazione dei centri pugliesi. “Questo - ha continuato Tarantini - porta non solo a una maggiore comodità per i pazienti, ma anche a una gestione più efficace delle cure, che possono essere seguite più da vicino e in modo personalizzato”. Il progresso nell’ambito delle malattie del sangue è un tema di grande rilevanza, e i risultati che emergono in Puglia nel campo dell’ematologia sono davvero significativi.
La Rete Ematologica Pugliese rappresenta un esempio di eccellenza in grado di cambiare profondamente il panorama delle cure per i pazienti ematologici. Un aspetto fondamentale di questa rete è la medicina narrativa digitale, in cui le tecnologie vengono utilizzate per raccogliere, analizzare e condividere le storie dei pazienti al fine di migliorare la comprensione della malattia e supportare la decisione clinica. “La riduzione dell'uso della chemioterapia, con l’introduzione di farmaci più mirati che permettono di gestire meglio la malattia e mantenere il paziente a casa, è un grande passo avanti nel migliorare l'esperienza del paziente” ha sottolineato lo specialista. “L'ascolto attivo delle sensazioni e delle emozioni del paziente, anche in assenza di contatto diretto, diventa cruciale per ottimizzare il trattamento e adattarlo alle reali esigenze del paziente, andando oltre la semplice misurazione dei parametri clinici”.
Le due giornate di lavoro, a cura di E20econvegni, segreteria organizzativa e provider del congresso, sono state un’occasione di confronto su tutte le più importanti novità in tema di cura delle malattie del sangue. “Il congresso di Trani è diventato un momento importante non solo per fare il punto sulla situazione dell'ematologia in Puglia, ma anche per consolidare il nostro ruolo come risorsa strategica per la regione. L'invito che estendiamo a tutti, nonostante il periodo natalizio, è sempre accolto con piacere, e questo testimonia l'interesse e l'importanza del nostro lavoro”.
L'obiettivo del congresso non è solo fare un bilancio interno, ma piuttosto riflettere su come possiamo migliorare ulteriormente. “È fondamentale - ha continuato il dottor Tarantini - che il nostro dialogo si rivolga soprattutto ai decisori regionali, affinché possano riconoscere il valore delle risorse ematologiche locali e investire nel miglioramento delle condizioni operative, così da garantire che tutte le necessità diagnostiche possano essere soddisfatte all'interno della regione. Ci piacerebbe continuare a lavorare nelle migliori condizioni possibili, senza dover ricorrere a risorse esterne, e ci auguriamo che, con il sostegno delle istituzioni, possiamo raggiungere questo obiettivo”.