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IL LAVORO NEI CAMPI É COOL, cresce l'interesse nei giovani.

 |  Ufficio Stampa

LAPORTA: “L’AGRICOLTURA SOFFRE  DEL PREGIUDIZIO CULTURALE”

Michele Laporta, presidente di Op Agritalia, commenta il rapporto Coldiretti/Censis

Lavorare in agricoltura è cool. A dirlo è il rapporto Coldiretti/Censis presentato al Forum dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Roma, che spiega quanto giovani agricoltori, start-up agricole e nuove tecnologie rendono l'agricoltura un lavoro stimolante, che offre opportunità di crescita professionale e soddisfazioni economiche. “Cresce l’interesse nei giovani” dice Michele Laporta, presidente di Op Agritalia, organizzazione di produttori ortofrutticoli con sede a Barletta. Il comparto agricolo, infatti, soffre del pregiudizio secondo cui il lavoro nei campi è più usurante e meno gratificante di altri. Due fattori che, secondo Laporta, allontanano sempre più i lavoratori, soprattutto i giovani. "Il lavoro in agricoltura sta vivendo una trasformazione significativa” dice il presidente di Agritalia. “Oggi non si tratta più di lavori pesanti e poco qualificati come un tempo, ma di un settore che ha saputo evolversi, integrando innovazioni tecnologiche, pratiche sostenibili e un approccio più moderno”.

La sostenibilità, la produzione di alimenti sani e l'attenzione all'ambiente sono oggi al centro del settore e questo attira una nuova generazione di professionisti che vogliono fare la differenza. “Nel giro di pochi anni - continua Laporta - siamo passati dalla mancanza di lavoro alla mancanza di lavoratori. Siamo nell’agricoltura 4.0, un modello di lavoro tecnologicamente avanzato che richiede figure sempre più aggiornate ed interessanti e che potrebbe allettare i giovani. Probabilmente le aziende sono incapaci a comunicarlo”.

Un ruolo cruciale per lo sviluppo della sostenibilità nei campi passa per la capacità di attrarre giovani imprenditori o di portare avanti l’attività di famiglia, facendo sì che possano rimanere su questi territori, dando vita ad aziende economicamente sostenibili e rinnovando il comparto grazie a innovazione, competenze digitali, nuove competenze per affrontare le sfide ambientali. Per Laporta è necessaria un’azione formativa mirata che punti al reclutamento dei giovani e alla loro formazione, rinsaldando così il rapporto con le nuove generazioni. “La scuola è il contenitore dal quale iniziare e dove prevedere percorsi che guardino al racconto del mondo agricolo ai ragazzi, rendendolo sempre più attrattivo” conclude Laporta.

 

 

 

 

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